venerdì 22 febbraio 2013

Carmen Consoli aderisce al progetto “Ferma il femminicidio”

“Alcuni dolori feriscono le braccia, le gambe, le carni. Altri feriscono l’anima. I primi spesso si sovrappongono ai secondi. E li sopportiamo perché non sembrano così gravi, sopportiamo le nostre ferite per non ferire chi ce le procura, sopportiamo il dolore per non apparire deboli.
Alcune di noi sopportano per amore, altre per rassegnazione, la maggior parte perché crede di non aver diritto ad un amore più vero, di non avere diritto ad un amore.
Uccidere è un reato, è un reato contro l’umanità, è un reato contro Dio, qualunque sia il vostro Dio.
Il rispetto del corpo dell’altro e della sua integrità sono un dovere etico, morale, religioso, civile.
È un dovere e basta. Assoluto. Senza eccezioni. Senza attenuanti.
Fare rispettare la nostra vita, i nostri corpi, la nostra dignità è un dovere che ognuno di noi ha nei confronti di chi lo ama veramente. Di chi le ha dato – ma anche ‘gli’ ha dato – vita, amore, dolcezza, rispetto, riconoscenza. Basta a tutto questo dolore, basta a queste morti insulse. Per favore, basta!”

Carmen Consoli

 “Ferma il femminicidio” Facebook page/ site


venerdì 15 febbraio 2013

Tra i peggiori look passati sul palco dell'Ariston anche quello di Carmen

Vanitifair.it seleziona i quattordici look peggiori visti a Sanremo, dal 2000 ad oggi.
E si inizia proprio con Carmen Consoli, quando nel lontano duemila, partecipò al festival col brano In bianco e in nero, che si posizionò in settima posizione:

"Taglio bicolor, platino sulla rasatura e scuro la parte alta a fraticello" ....in effetti, citando Asia Argento, si potrebbe forse azzardare a dire che "faceva cagare"?? uhm... a voi la sentenza.

Ad ogni modo consigliamo agli autori di questa classifica maggiore attenzione; in nona posizione per il 2009 abbiamo una Ivana Spagna "Trasformata dalla medicina estetica, con un colore di capelli paglierino."...eh beh, si... si è trasformata un pò in Patty Pravo!


martedì 12 febbraio 2013

Davide Van De Sfroos: il dialetto a Sanremo? Carmen Consoli potrebbe riscattarlo...

In un intervista di Maurizio Pratelli a Davide Van De Sfroos (Davide Bernasconi) apparsa oggi sul "corriere di Como", il cantautore all'osservazione del giornalista sulla "scomparsa" del dialetto a Sanremo, risponde:

«E un po’ mi dispiace,non posso negarlo. Ma finché non si farà avanti qualcuno come Franco Battiato, Pino Daniele o Carmen Consoli, nomi che possono fare la differenza, resterà una nicchia».

MAURIZIO PRATELLI, De Sfroos «Sanremo, bestione che crea attesa» p.13, Corriere di Como (Spettacoli) 12/02/2013.

sabato 9 febbraio 2013

Voci dal web (week-end)

Carmen Consoli darà il suo contributo alla campagna di "between project" partecipando al video-propaganda.
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A proposito di fenomeni interni, nel tuo primo disco, Eppur non basta, dichiarasti che Oio, il pezzo in duetto con Carmen Consoli, era stato scritto in quello che definivi un tuo linguaggio interiore..
-In realtà invece era un’assonanza con una lingua brasiliana, il portoghese, perché era un periodo in cui ero molto invasato per quel tipo di cose, avevo scoperto il tropicalismo, avevo scoperto Caetano Veloso ed ero completamente preso, questo tutto contemporaneamente a questa scoperta della scrittura e della voce e quindi tendevo molto all’assonanza, mi piaceva quel suono, e allora ho scritto la strofa, il ritornello era in italiano. E la strofa è in una lingua inventata che, a livello di assonanza e di sonorità, vuole assomigliare a un semplice portoghese maccheronico.

E a Carmen Consoli come sei arrivato? E perché hai pensato proprio a lei per quel pezzo?
-Lì è stato il CPI, perché quando io sono entrato in studio avevo espresso il desiderio di duettare con una “signorina”, poi vidi da Red Ronnie lei, che ancora non era nemmeno esplosa, e sinceramente ne rimasi colpito, e da lì il management provò a contattarla, perché conoscevano Virlinzi, le mandarono la canzone e lei impazzì, a quanto mi disse, per il pezzo. Poi per coincidenza venne a Firenze a fare un concerto e incidemmo in quell’occasione.

Anche la Consoli in effetti è un’estimatrice di quel tipo di sonorità..
-Ma secondo me all’epoca non sapeva di cosa stavo parlando, quando io parlavo di Joao Gilberto lei era ancora molto concentrata nella fase rock-folk, però penso che poi dopo se le sia andate a spulciare quelle cose e che abbia trovato anche lei un’affinità.
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Da un'intervista a Paola Turci (stradanove.net):
...I prezzi che meglio rappresentano questa trilogia.
-Le prime canzoni uscite, quelle estratte come singoli. Assieme alle ultime. Penso ad Attraversami il cuore e Piccola canzone d'amore, Il cielo sopra di noi, Le storie degli altri e I Colori cambiano. E poi, le canzoni che hanno scritto per me Carmen Consoli, Nada e Marina Rei, ciascuna col suo modo di indagare l'amore. Marina è il candore, Nada l'ironia del fiore al davanzale, Carmen quella della tristezza che passerà e “lascerà posto a qualche forma di felicità”.
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Da un'intervista ad Antonio Maggio: (voceditalia.it)
Con quale artista ti piacerebbe duettare o collaborare più in generale?
-Difficile scegliere; Ma ti dico Carmen Consoli, che secondo me é una grande cantautrice. La discografia forse è in crisi nel nostro Paese, ma la musica assolutamente no! Dobbiamo puntare sui cantautori validi che abbiamo, da Daniele Silvestri a Niccolò Fabi, da Max Gazzè a Edoardo Bennato.

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