Con grande entusiasmo vi comunichiamo quindi la possibilità di proporre LA VOSTRA DOMANDA.
Tra tutte le domande che invierete, semplicemente pubblicandole tra i commenti di questo post, selezioneremo le migliori, da queste infine estrarremo a sorte le 5 che andranno a comporre l'intervista.
Saranno ritenute migliori, le domande la cui probabile risposta è ritenuta INTERESSANTE; la cui FORMA si presta a suscitare risposte di ampio respiro, questo significa che tra domande simili, sarà scelta la più elaborata e la più curata anche formalmente; lasciate il vostro nome e, se volete il cognome, non commentate da anonimi. Le domande saranno accolte fino a questa Domenica 9 Dicembre.
E' una grande occasione che la dice lunga su quanto Carmen Consoli ci tenga a mantenere un legame vivo con i fans, partecipate in tanti!
Post
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao Carmen, innanzitutto grazie per averci regalato questa possibilità di poter interagire con te.
RispondiEliminaCi sei mancata molto e tra noi fan purtroppo dilaga una preoccupazione tangibile per la tua assenza.
Le domande da porti sono talmente tante che risulta assai arduo formularne una, io mi cimento con un semplice "Come stai?", credo sia qualcosa che tutti noi vorremmo sapere.
Grazie,
Nicoletta Boscolo
Ciao Carmen,
RispondiEliminaTi aspettiamo con gioia e non vediamo l'ora di respirare le tue nuove poesie e assaporare le note della tua musica.
Un forte abbraccio e grazie.
Antonello Roggio
Mi piacerebbe regalarti qualcosa,
RispondiEliminacome fai tu con me,
anche piccola, un solo pensiero.
Il mio cielo è bianco.
Completamente bianco.
Ho bisogno Cantantessa, dei tuoi colori.
Ho bisogno di come il cielo diventa in tua presenza, di come le luci di un tuo concerto,
possono macchiarlo di giallo, rosso, verde.
Tu come vedi il tuo cielo,
durante un concerto?
E quando tornerai a regalarci tutto questo?
Un abbraccio, per tutto.
Chiara Russo :)
Ciao Carmen,sono un tuo giovane fan,sia per la mia età(23), sia per il periodo da cui ho iniziato a seguirti(due anni circa).Nell'intervista rilasciata alle tv dopo aver ricevuto il titolo come cavaliere della repubblica hai dedicato il premio anche ai giovani,ti chiedo quindi cosa pensi dei talent show,e cosa invece ti piacerebbe trasmettere a noi giovani con la tua musica?
RispondiEliminaUn grande abbraccio sperando di poter ascoltare al più presto nuovi pezzi!!
Ciao Carmen.
RispondiEliminaE' vero che, nonostante l'emozione per la nomina di Cavaliere della Repubblica, la tua creatività sta attraversando un periodo un po' buio?
Quanto può essere stimolante per la tua musica, a tal proposito, "mettere da parte" la Sicilia ed avere uno sguardo più attento verso la musica "indipendente" italiana, per lasciarsi travolgere da nuove onde ed approdare su nuovi lidi?
Un saluto,
Sebastiano.
Vorrei sapere se ha mai pensato a un singolo o un intero album scritto e cantato con Marina Rei,Paola Turci e Max Gazzè. Grazie e un abbraccio
RispondiEliminaMaria Elena
Cara Carmen,
RispondiEliminati seguo ormai da quando avevo l'età di 10 anni.
La tua musica mi è stata veramente d'aiuto nella mia adolescenza.
Volevo innanzitutto chiederti come stai, e poi mi piacerebbe sapere con quali artisti ameresti collaborare in questo momento, oppure quali emergenti della musica italiana hai osservato e amato.
Aspettando con Ansia un tuo nuovo lavoro.
Con affetto, Simone.
Gentile Carmen,
RispondiEliminada curiosi cinefili e fedeli fan, ci chiedevamo quale fosse il suo rapporto con il cinema d'autore moderno e contemporaneo, e se qualche film o qualche regista in particolare l'avesse ispirata per la composizione dei suoi capolavori. Grazie.
Con affetto,
Rita, Andrea, Beatrice
Ciao Carmen!
RispondiEliminaQuali pedali usi per le chitarre e per la voce durante i tuoi concerti? E quale ti da più soddisfazione utilizzare?
Un bacio,
Antonio
Cara Carmen,
RispondiEliminagrazie per questa interessante opportunità.
La mia domanda è questa: tra un disco ed un altro c’è un lungo periodo lontano dalla scena, c’è la vita privata che consapevolmente o meno influenza l’ispirazione. Chi ti aspetta, ha il ricordo dell’ultima fase artistica ma non sa come questa si è nel frattempo evoluta e in quale modo verrà proposta al rientro in scena. E mi sembra di capire che questo è un interrogativo ricorrente tra i tuoi estimatori. Ebbene, la mia curiosità, e penso anche quella di molti altri, è sapere quale aspetto della tua esperienza, anche soltanto introspettiva, sta in questo periodo di silenzio suscitando particolarmente la tua attenzione e ritieni possa incidere sul tuo prossimo lavoro.
P.S: Spero che questa domanda alle “primarie” arrivi quantomeno al ballottaggio : D
Un forte abbraccio
Emanuele D. L.
Carissima Carmen,in questi mesi ci è capitato spesso di leggere dichiarazioni di artisti italiani che vorrebbero duettare con lei: Max Gazzè avrebbe voluto proporle un duetto per sanremo; Tiziano Ferro immagina un bel duetto swing; Mario Venuti, con la maturità di oggi,immagina quanto sarebbe bello tornare a cantare con lei; Malika Ayane desidererebbe invece un brano scritto da lei...Con quali artisti italiani vorrebbe collaborare in futuro e con quali invece c'è più che un desiderio, ossia veri progetti da portare avanti?
RispondiEliminaCiao Carmen.
RispondiEliminaDa anni, ormai, sei un artista acclamata dal pubblico, lodata dalla critica, apprezzata a livello internazionale. "Carmenconsoli", col passare degli anni, è diventato un nome importante, con un pesante carico di responsabilità.
Hai mai rischiato di soffocare sotto il carico del tuo stesso nome? Come si aggira quest'ostacolo?
Un abbraccio,
Matteo
Scusate, correggo.
EliminaCiao Carmen.
Da anni, ormai, sei un'artista acclamata dal pubblico, lodata dalla critica, apprezzata a livello internazionale. "Carmenconsoli" è diventato un nome importante, con un pesante carico di responsabilità.
Hai mai rischiato di soffocare sotto il carico del tuo stesso nome? Come si aggira quest'ostacolo?
Un abbraccio,
Matteo
Salve,
RispondiEliminaMi interessava sapere citando Igor Stiks, in “Mentre Alma dorme” perché fare cultura mentre le bombe ci cadono sulla testa, e anche a che cosa serve in generale la musica, perché sia l’arma contro l’arma che ci circonda ?
[..] Mi interessava sapere perché proprio quello, perché fare teatro mentre le bombe ci cadevano sulla testa, e anche a che cosa servisse in genere il teatro, perché fosse l’arma contro l’arma che ci circondava. Nel mio lungo monologo aggiunsi anche che ultimamente credevo molto di più nei bombardieri e nei razzi volanti che in una bella parola. Quello che ci interessa – non nascosi le frustrazioni a loro ben note, né tanto meno la nostra disperazione di fronte allo stato delle cose, così che ricavai l’impressione di averli spaventati e demoralizzati un po’ – è il vostro rapporto nei confronti del quotidiano, prima e durante la guerra. Vorremmo sapere che cos’è, in effetti, per voi il teatro e che cosa significhi per la gente che viene a vedervi. Perché presentate gli spettacoli che presentate ? Brecht, Sartre, e addirittura Frish (per quest’ultimo chiesi ulteriori spiegazioni). Perché voi li recitate, mentre soltanto a duecento metri dal palazzo del teatro si muore ? Perché siete convinti che ciò sia utile ? Perché non confezionate bombe molotov e ordigni improvvisati ? Mi misi a camminare su e giù per l’ufficio del direttore, girando nervosamente in cerchio e rivolgendomi ai loro volti seri e silenziosi, accorgendomi qua e là del desiderio di qualcuno di darmi la risposta, di dire qualcosa, di negare o confermare quello che avevo detto. (Detto per inciso, non ho mai capito la pazienza della gente di Sarajevo nell’ascoltare e nel convincere tutti gli stranieri che chiedevano spiegazioni). Potrei elencare centinaia di motivi, lo dicevo anche prima a prescindere dalla cornice del nostro filmato, motivi con i quali volevo deridere quella fatica di Sisifo che stavano facendo, volevo dire di come fosse più importante conservare le energie per le giornate difficili che si stavano prospettando, per l’inverno che stava arrivando al posto della rottura dell’assedio, per qualsiasi altra cosa diversa dal rischiare la vita facendo quello che in nessun caso avrebbe cambiato quello stato di cose, e che non avrebbe convinto mai colui che dal monte sta bombardando voi e me insieme di fermare le proprie intenzioni, e che neppure lo caccerà mai via da quelle postazioni. Poiché, se un giorno dovesse scendere in città, sarà il vincitore, e non pensiate che la Comunità internazionale, L’Europa, l’Onu e simili, un giorno non riconoscerebbero un tale stato di fatto. Vorrei sentire da voi, quindi, a che cosa servirebbe, in tal caso, il vostro teatro e il vostro saltellare sulle tavole del palcoscenico. In seguito alla mia domanda conclusiva vi fu silenzio. Ivor guardava fuori dalla finestra e, siccome lo conoscevo da un po’ di tempo, ero certo che pensava che avessi esagerato, ma che tutto sommato la cosa non sarebbe dovuta andare proprio malissimo. Il direttore, avendo finito di bere il suo bicchierino, ne fissò il fondo come se cercasse anche l’ultima goccia rimasta, mentre il regista si rinfrescava con un testo a mo’ di ventaglio. Poi mi giunse una voce da dietro la schiena, la voce di qualcuno che evidentemente era entrato mentre io, tutto infervorato, stavo parlando, così che non l’avevo neppure visto. “Direi che … Non si tratta di voler fare un uomo da quello che ti colpisce con le granate, bensì che noi, colpiti da quelle granate, ci possiamo sentire uomini”. “Si, ma …” girai sorpreso la schiena e mi accorsi che parlava una donna “… Come spiegarle, non è forse un po’ ingenuo credere che il teatro ci renda uomini ? Che ci rifletta in quanto uomini e ci renda più umani ? Gentile signorina, forse tra i capi dei ribelli avete un esperto di Shakespeare?!. [..]
Igor stiks, in “Mentre Alma dorme”
Frassinelli, 2008
Svevo da Firenze
Ciao Carmen, approfitto di questa opportunita’ per dirti grazie...attraverso la tua musica ho imparato a conoscere questo mondo e amarlo a 360 gradi …in questi anni hai sperimentato, ricercato sempre nuove soluzioni a livello musicale mettendoti in discussione e volevo sapere se hai mai pensato di fondere il tuo modo di fare musica al jazz? E se oltre a produrre altri artisti prima o poi autoprodurrai un tuo lavoro… mi auguro di rivederti presto nella dimensione live
RispondiEliminaUn grande abbraccio.
Chantal
Una domanda semplice...semplice:
RispondiEliminaCome è il tuo rapporto col mondo divino, spirituale? Hai una posizione stabile religiosamente parlando o sei in continua ricerca? Insomma, confusa o felice?
Salve! ho inviato la mia domanda a carmenconsolinews@gmail.com perchè ho qualche problema e non riesco a pubblicarla qui, spero l'accetterete comunque. Grazie!
RispondiEliminaCiao Carmen! Ho trovato particolarmente interessante la musica che hai realizzato per il cortometraggio "Nelle Sue Mani", in particolare quella iniziale. Pensi che tornarai mai a fare qualcosa su quel genere in uno dei tuoi album? Un saluto pieno di ammirazione!
RispondiEliminaMosè
Vi comunichiamo che le domande sono state inviate a Carmen Consoli stamane.
EliminaSo che Catania è un caleidoscopio di proposte musicali, come va la Narciso Record, pubblicheresti l'album con lei se fosse possibile?
RispondiEliminaFiastro
Ciao Carmen vorrei proporti alcuni inediti mi chiamo Cuccarese Domenico...la mia email e' cuccaresecompositore@yahoo.it
RispondiEliminaSaluti e grazie